mercoledì 5 gennaio 2011

Dopo tre anni di salute (apparente in realtà, se contiamo tutti i miei acciacchi e piccoli malanni quotidiani), l'influenza ha deciso di passare a trovarmi. Così ho passato l'ultimo dell'anno invece che tra fiumi di alcol e musica country, nel divano letto in salotto davanti alla tv (e grazie al cielo facevano il Rocky Horror su Iris) con 39 di febbre, la tosse e il naso che colava, imbottita di medicine. Io lo so che la sfiga mi perseguita, ma questo proprio è stato un colpo basso.

Comunque durante la quarantena, rintontita dall'oki, ho visto per la prima volta Mary Poppins.
Ora.
Tutte le persone a cui dicevo che io non avevo mai visto Mary Poppins mi rispondevano "MA COME? MA DAI! MA CHE INFANZIA HAI AVUTO!" rinfacciandomi continuamente che io non l'avevo visto, lanciandomi i sassi, eccetera.
Ora che ne ho visto metà (non sono riuscita ad andare oltre) più che sentirmi arricchita culturalmente mi sento in vena di spaccarle il muso con un badile, mio dio, più che altro è Mary "scassapalle" poppins, per citare il cugino Avi. Biancaneve, cenerentola e compagnia bella, certo, non li guarderei sei volte a settimana ma posso dire che sono dei bei film per bambini. Ma Mary Poppins è proprio orrendo.

Il lato positivo di questa malattia è che sono tornata finalmente a 55 chili come a giugno (YES!) e infatti si vede (:

Ma per parlare di cose serie. Il mio ritorno alla vita mondana prevede per forza una tappa al latte+ il 14, c'è Vasco Brondi, Olè.

Vi lascio con una bella Enid, in memoria della mia malattia che mi ha costretta in un sarcofago di piume d'oca davanti alla tv.





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